1160, 26 gennaio
Federico I, detto il “Barbarossa”, imperatore del Sacro Romano Impero, dopo aver assediato Crema riesce a sconfiggerla utilizzando macchine da guerra: il gatto, la torre d’assedio, l’ariete e un lungo ponte poggiato sulle possenti mura. La fortezza italiana rappresentava il “lasciapassare” per conquistare il centro e il sud d’Italia. Il Papa cercò poi di fermarlo ma morì e fu sostituito da un pontefice simpatizzante per il Barbarossa.
1853, 26 gennaio
Nasce a Torino la prima agenzia di stampa italiana, che prenderà il nome dal suo fondatore, “Stefani” Guglielmo, sostenuto, in questo progetto editoriale, da Camillo Benso Conte di Cavour. Nel 1911 annuncerà l’entrata in guerra dell’Italia contro i turchi. Rimarrà attiva fino al 29 aprile 1945 e dalle sue “ceneri” nascerà l’ANSA.
1919, 26 gennaio
Nasce a Cassano d’Adda, in provincia di Milano, Valentino Mazzola, calciatore simbolo e capitano del Grande Torino. Un giocatore completo, che ogni allenatore avrebbe voluto avere. Un suo gesto, durante le partite, diventa leggenda: quando si tirava su le maniche i compagni davano inizio al “Quarto d’ora granata“, quindici minuti in cui la squadra dava il massimo, pressava, correva e segnava. La sua prematura morte è legata a quella di quasi tutti i suoi compagni, la tragedia di Superga, il 4 maggio del 1949, con l’aereo che si schianta sulla collina torinese, al ritorno da un’amichevole in Portogallo.
1985, 26 gennaio
Sabato, Papa Giovanni Paolo II vola in Venezuela. Per l’occasione a Caracas, e in altre città del Paese sudamericano, vengono abolite tutte le bevande alcoliche, per quattro giornate, in modo da garantire l’ordine pubblico. Neanche un’auto per le strade, lungo il percorso del pontefice dall’aeroporto. Incontrerà il presidente Lusinchi e, il giorno seguente, celebrerà la messa davanti a un milione e mezzo di persone.
Ecco cosa accadde oggi, 26 gennaio, nella storia.
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26 gennaio
Il 26° giorno dell’anno; ancora 339 giorni alla fine dell’anno (340 se bisestile).