414, 1° gennaio
Dopo la presa di Roma, da parte di Alarico, il suo successore, Ataulfo, nuovo re dei Visigoti, sposa la figlia dell’imperatore romano Teodosio I, Galla Placida, a Narbona (attuale Francia). La donna era nipote, figlia, sorella e madre di diversi imperatori. Sposando Ataulfo, dopo essere stata prima tenuta in ostaggio, diventa regina dei Visigoti. In seguito alla morte del re torna in Italia e sposa, costretta dal fratello Onorio, Costanzo III. Dal 421 diventa anche imperatrice romana.
Gennaio
Il 26 gennaio, da origini Ansa a Papa Giovanni Paolo II
1160, 26 gennaio
Federico I, detto il “Barbarossa”, imperatore del Sacro Romano Impero, dopo aver assediato Crema riesce a sconfiggerla utilizzando macchine da guerra: il gatto, la torre d’assedio, l’ariete e un lungo ponte poggiato sulle possenti mura. La fortezza italiana rappresentava il “lasciapassare” per conquistare il centro e il sud d’Italia. Il Papa cercò poi di fermarlo ma morì e fu sostituito da un pontefice simpatizzante per il Barbarossa.
Il 3 gennaio. Cosa accadde oggi nella Storia
69, 3 gennaio
Aulo Vitellio, mandato dall’imperatore romano Servio Sulpicio Galba a sostituire Virginio Rufo nella Germania superiore (sul Reno), sfrutta il malcontento delle truppe per ribellarsi proprio contro Galba. La protesta è motivata da idee repubblicane e dalle precedenti decisioni politiche dell’imperatore. Questi, su consiglio dei suoi uomini più fedeli, cercherà di rimediare. Troppo tardi, però. Verrà ucciso dai pretoriani, influenzati da Marco Salvio Otone, un suo deluso sostenitore.
Il 18 gennaio. Cosa accadde oggi nella Storia
474, 18 gennaio
Muore di dissenteria l’Imperatore romano d’Oriente Leone I, il Trace o il Grande. L’evento spiana la strada a Giulio Zenone, l’Isaurico, e alla sua ascesa al potere.
532, 18 gennaio
Ultimo giorno per la “Rivolta di Nika” a Costantinopoli (vedi il 17 gennaio). L’imperatore Giustiniano, per calmare gli animi, convoca il popolo all’interno dell’Ippodromo ed è pronto a discutere una soluzione con i rappresentanti delle fazioni, soprattutto i Verdi e gli Azzurri. I presenti, però, non accettano le condizioni del sovrano, il quale pensa, a quel punto, di fuggire. Il popolo è ormai certo che sia giunto il momento per un nuovo leader, Ipazio, nipote di Anastasio; ma non sarà così.
Il 15 gennaio: dalla Rivolta di Nika alla guerra in Libano
Seguono fatti noti e meno noti.
532, 15 gennaio
Continua la nota “Rivolta di Nika” a Costantinopoli. Giustiniano, in seguito ai tumulti del 14 gennaio, licenzia due ministri, Triboniano e Giovanni di Cappadocia, malvisti dal popolo. Ma era troppo tardi. L’imperatore opta allora per l’intervento di due leader dell’esercito, Belisario e Mundo. Niente da fare, anche perché le fazioni che si sono ribellate, i Verdi e gli Azzurri, sono militarmente preparate. Il triste epilogo della rivolta sarà solo rimandato… (vedi il 17 gennaio).