Il 1° aprile. Dall’Impero Romano all’eutanasia

Gaio Giulio Cesare. Scultura in marmo da Tusculo, 45 a.C. circa
Gaio Giulio Cesare

49 a. C.

Impero Romano. Finito il triumvirato con la morte di Crasso, rimangono Pompeo e Giulio Cesare, tornato a Roma in seguito alla conquista della Gallia.
Cesare, divenuto pericoloso agli occhi di Pompeo e dell’aristocrazia romana, non può usare la forza militare, di gran lunga al di sotto di quella a disposizione di Pompeo. Cerca così di farsi strada per altre vie.
Un po’ di diplomazia, un po’ di misericordia (“Clemenza di Corfinio”) liberando alcuni suoi nemici (gli ottimati, vicini a Pompeo).

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4 aprile, da Giustiniano al crollo del tempio di Thane

527, 4 aprile
Giustiniano diventa coreggente, insieme a Giustino, alla guida dell’impero romano d’Oriente (o bizantino). Il motivo di questa “promozione” è legato alla grave malattia di Giustino. Sembra che quest’ultimo fosse geloso della veloce e facile carriera politica del nipote. Giustino morirà quattro mesi dopo, il 1° agosto.

1471, 4 aprile
Armistizio tra il re di Francia Luigi XI e il duca di Borgogna Carlo il Temerario, in occasione della guerra iniziata il 3 dicembre 1470. Il periodo di “pace” durerà fino al 26 aprile del 1472.

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Il 18 aprile, da Boleslao I Chrobry a Mohammed Zahir Shah

1025, 18 aprile
Boleslao I Chrobry, detto il “Coraggioso”, approfittando dei contrasti all’interno dell’Impero, si autoproclama re di Polonia (dal 992 aveva il titolo di Duca di Polonia). Tuttavia il suo regno durerà poco, poiché morirà lo stesso anno, lasciando il trono al figlio Miseko II (conosciuto anche come Mieszko II o Miecislao II). Boleslao conquistò la Moravia e la Boemia, difese la Polonia dagli attacchi di Enrico II di Germania.

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