1914, 10 giugno
Data la gravità della protesta scoppiata ad Ancona il 7 giugno, la cosiddetta “Settimana rossa”, oltre all’esercito già presente per le strade e le piazze della città, arrivano via mare la IV Divisione navale e 500 marinai a bordo degli incrociatori San Giorgio e Pisa.
Il prefetto viene destituito e sostituito con un altro con carattere più fermo e deciso, Taddei (che diventerà poi ministro degli interni). La situazione, però, sembra peggiorare, in quanto la rivolta cittadina si trasforma in ribellione nazionale. Coinvolte altre città d’Italia, come Roma, Firenze e Torino, dove i soldati, sparando ad altezza uomo, uccidono tre persone e ne feriscono circa cento.
1924, 10 giugno
L’assassinio di Giacomo Matteotti. Quasi due mesi prima aveva contestato, in Parlamento, la vittoria di Mussolini alle elezioni (6 aprile 1924), per brogli.
Il 10 giugno, un caldo sabato, Matteotti esce di casa, a Roma, verso le 16.00, per andare a Montecitorio, passando per il Lungotevere Arnaldo da Brescia. Il parlamentare non fa caso ad un’auto ferma, da diverso tempo, con cinque persone a bordo (Dumini, Volpi, Viola, Malacria e Poveromo) appartenenti alla Ceka (un gruppo ispirato alla polizia politica sovietica). Giunto in prossimità della vettura viene catturato e portato via verso Ponte Milvio.
Nel frangente Matteotti riesce a gettare dal finestrino la tessera da parlamentare. Viola, durante una fase concitata in auto, una Lancia Lambda, estrae un coltello e taglia la gola al socialista di Rovigo. A quanto pare i cinque discutono animatamente per l’omicidio, presumibilmente non programmato. Non sapendo che fare, portano il cadavere in un bosco, nel Comune di Riano Flaminio, dove lo seppelliscono.
La sera stessa Dumini informa Giovanni Marinelli, il quale riferisce dell’accaduto a Mussolini. Il futuro dittatore, da politico navigato, dichiarerà di essere sconcertato e che farà tutto per risolvere il caso. Grazie al portinaio della casa di Matteotti, che aveva preso il numero di targa dell’auto della Ceka, si risale al proprietario, Filippo Filippelli, direttore del giornale fascista “Corriere Italiano” ispirato da Aldo Finzi, sottosegretario agli Interni nel Governo Mussolini.
Ecco cosa accadde oggi, 10 giugno, nella storia.
Cerca gli eventi legati al mese di Giugno.
10 giugno
Il 161º giorno dell’anno (162 se bisestile); ancora 204 giorni alla fine dell’anno.